Dermoscopia

Per questo è divenuta fondamentale nella diagnosi precoce dei tumori cutanei, specialmente del melanoma. Recentemente tale metodica è stata applicata anche per identificare diverse patologie dermatologiche. Negli anni ‘80 del secolo scorso si ponevano le basi scientifiche e si stilavano le linee guida; oggi è divenuto un supporto indispensabile al dermatologo e di conoscenza comune tanto che i pazienti la definiscono “mappa dei nei”. Si possono utilizzare diverse apparecchiature: Dermatoscopi manuali (visione diretta e ingrandimento 10X) Microscopio binoculare montato su microscopio operatore Videodermatoscopi (telecamere collegate ad apparecchi digitali) Smartphone e Tablet collegati a dermatoscopi Attraverso questi strumenti si apprezzano caratteri morfologici delle lesioni non visibili ad occhio nudo: pertanto si arriva ad un miglioramento diagnostico del 30%. Attraverso i videodermatoscopi digitali si possono archiviare un numero infinito di immagini. Questo ha portato negli anni a conoscere lo sviluppo e la progressione delle lesioni melanocitarie, ma soprattutto ha permesso un follow up oggettivo dei nevi, cioè il confronto di immagini acquisite nel tempo dello stesso nevo così da cogliere le iniziali modificazioni.

La Dermoscopia: Migliora la differenziazione tra lesioni melanocitarie e non melanocitarie Migliora la differenziazione tra lesioni benigne e maligne Aumenta la possibilità di riconoscere il melanoma sempre più precocemente Aumenta la possibilità di riconoscere il melanoma “incognito” (con aspetti confondenti) Riduce gli interventi di asportazione di nevi Migliora la pianificazione degli interventi chirurgici Aiuta l’istopatologo ad identificare zone significative da studiare Permette il follow up dei nevi Rassicura i pazienti
Il Dermatologo che utilizza questa metodica deve aver seguito una preparazione adeguata con corsi e master, ma soprattutto non deve dimenticare le sue abilità cliniche e dovrà ricorrere alla diagnosi istologica ogni qualvolta vi siano lesioni sospette.