Fototerapia

La pelle può subire effetti indesiderati se ne si abusa; ma se queste radiazioni vengono somministrate e assorbite in maniera controllata possono portare vantaggi terapeutici significativi. Quindi per Fototerapia si intende una metodologia terapeutica che sfrutta la luce (raggi ultravioletti) utile a migliorare diverse dermopatie. In passato si sono utilizzate apparecchiature con raggi UVA UVB con associati farmaci “fotopotenzianti” come gli psoraleni. Negli ultimi anni la fototerapia con ultravioletti B a banda stretta è divenuta una efficace alternativa ai trattamenti tradizionali. Infatti, a differenza dei raggi ultravioletti A utilizzati come abbronzanti nei solarium, i raggi B a banda stretta esaltano la diffusione della parte benefica delle radiazioni (308-313 nm) minimizzando l’esposizione a raggi superflui. Questo comporta la possibilità di somministrare dosi con efficacia superiore ma con effetti collaterali minimi. Gli effetti foto biologici principali dei raggi ultravioletti B sono:
modulazione del sistema immunitario
regolazione della proliferazione cellulare
stimolo nella produzione della melanina

Pertanto sono indicati nella cura di diverse patologie cutanee come:

• Psoriasi
• Vitiligine
• Eczemi cronici
• Dermatite atopica
• Eritema solare (preparazione alla esposizione solare)
• Linfoma cutaneo a cellule T
• Prurito cronico

Il trattamento consiste nello stazionare per pochi minuti in apposite cabine. A seconda della gravità della malattia sono previste 2 o 3 sedute settimanali per diversi cicli annui. Poichè non necessita di assunzione di farmaci la fototerapia, salvo rare controindicazioni, è un trattamento può essere indicato sia a bambini che ad anziani e addirittura in gravidanza. Si possono avere dei transitori effetti collaterali (eritema, prurito e recidive di herpes simplex) e attraverso diversi studi scientifici l’ipotetico sviluppo di tumori cutanei dovuto all’ esposizione ai raggi ultravioletti non è stato stato dimostrato per quanto riguarda i raggi UVB a banda stretta. Le sedute di fototerapia devono essere indicate dal dermatologo che individuerà eventuali controindicazioni (malattie del connettivo, …), sceglierà il giusto dosaggio e la frequenza delle sedute a seconda del fototipo e del quadro patologico e infine monitorerà costantemente il decorso, magari somministrando terapie complementari.